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LA LOGISTICA 4.0


Panoramica attuale e visioni future sull’evoluzione del mondo dei trasporti

Comprendere e accogliere i cambiamenti per affrontare la transizione ecologica: le strategie che trasformano gli ostacoli in opportunità.

In una situazione geopolitica frastagliata come quella attuale è difficile fare una previsione realistica dell’andamento del settore della logistica per il 2023. Una cosa è certa: questo è un comparto in continua evoluzione. Ma è proprio questa velocità di cambiamento che non permette a tutti i suoi attori di orientarsi nel modo migliore.

Sono le piccole e medie imprese di trasporti quelle che rischiano di rimanere indietro. È necessario, quindi, che vengano affiancate da figure competenti che le accompagnino verso il compimento della transizione ecologica. E che le aggiornino su quello che sta succedendo.

Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

 

2023: TENDENZE E CAMBIAMENTI

La pandemia ha cambiato radicalmente il modo di vivere delle persone e con esso anche quello di lavorare e di muoversi. Impossibile pensare di tornare ai livelli pre-Covid e impensabile credere che quella fosse una condizione migliore dell’attuale.

Durante la crisi, tuttavia, è molto incrementato il settore del cosiddetto ‘ultimo miglio’, e le merci hanno cominciato a spostarsi ancora di più di quanto non facessero prima.

Nonostante la richiesta di trasporto sia aumentata, sono aumentati anche i costi legati a questi servizi, e non sempre questo aumento di spesa è corrisposto da una committenza che ricerca il trasportatore più economico sul mercato.

In questo scenario complesso stanno per aggiungersi i costi e le questioni legate all’impatto ambientale dei veicoli pesanti, e la necessità di avere, oltre al trasporto più economico, anche quello più ‘green’.

L’aumento dei prezzi di energia e carburante è un altro argomento che la fa da padrone. È notizia recente che il Governo italiano abbia deliberato di non prorogare il rimborso delle accise sul carburante. Ciò significa un ulteriore incremento del costo del gasolio.

 

VERSO LE EMISSIONI ZERO E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Dover rispettare obiettivi ambiziosi quali la riduzione della cosiddetta impronta di carbonio (ossia il quantitativo di gas serra emessi da un determinato processo produttivo) è e sarà, negli anni a venire, una sfida importante per le aziende. E avrà un impatto considerevole anche sull’indotto che orbita attorno alle imprese più grandi.

In altre parole, e rapportando il concetto al settore dei trasporti, i committenti saranno sempre più forzatamente costretti a scegliere quei fornitori che potranno assicurare di essersi allineati con i dettami previsti dalla transizione ecologica. Questo affinché il calcolo di emissioni di CO2 dei fornitori non gravi sul bilancio di quote carbonio della ditta ordinante.

Allo stesso modo le banche e gli istituti di credito valuteranno il grado di sostenibilità garantito dal singolo imprenditore come criterio essenziale per concedere eventuali prestiti o mutui.

 

UNA SFIDA CHE RICHIEDE PIÙ STRATEGIE

Mantenere competitività è dunque la sfida che le aziende del settore dei trasporti devono affrontare in questo momento. Ciò richiede informazione e flessibilità, perché come ogni cambiamento necessario, solo da una base di adeguate conoscenze è possibile elaborare un piano di multi-soluzioni da mettere in atto su più piani.

Il primo passo è riconoscere che ci troviamo in mezzo a due grandi rivoluzioni, che viaggiano in parallelo ma sono strettamente connesse: la transizione ecologica e quella digitale. Ed è proprio quest’ultima la vera chiave per una corretta gestione di quella green.

Sebbene la Legge di Bilancio 2023 sembri non dare troppo risalto alla digitalizzazione, questa resta comunque la strategia più vincente per le aziende per mantenere e, si auspica, incrementare il proprio fatturato. Il settore dei trasporti, già penalizzato dal quadro politico ed economico che stiamo vivendo, può trovare una risorsa fondamentale investendo in questa transizione per portare a compimento quella ecologica, requisito indispensabile per mantenersi sul mercato a livello nazionale e non solo.

 

LA LOGISTICA 4.0

È persino l’Osservatorio Contract Logistic “Gino Marchet” del Politecnico di Milano a riconoscere che per creare valore e competitività le aziende della logistica devono mettere in pratica i pilastri del cosiddetto “paradigma 4.0”: Automazione, Digitalizzazione e Analisi.

Se dal 2022 si è assistito a un graduale accentuarsi di forti cambiamenti in questo settore, ciò non ha trovato corrispondenza nelle capacità operative delle varie imprese. È necessario invece trovare nuovi equilibri attraverso una trasformazione dei processi e investimenti in soluzioni di Logistica 4.0 e di efficienza energetica. E se le singole piccole realtà possono in ciò trovarsi spaesate, vanno coadiuvate con la consulenza e le competenze di figure professionali specializzate (quali i cosiddetti energy manager), dotate delle capacità indispensabili a operare le opportune valutazioni.

La situazione globale è complessa, gli obiettivi da raggiungere alti e le strategie da mettere in atto non sempre chiare. Ma sulle soluzioni si può lavorare, con i giusti ausili e gli opportuni interventi.

La transizione ecologica è in atto: facciamo in modo che un ostacolo diventi un’opportunità.

 

 

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In Tempo Zero ci occupiamo di aiutare le imprese del settore dei trasporti ad affrontare la transizione ecologica nel migliore dei modi, partendo dalla misurazione dell’impronta carbonica, passando per la creazione di piani di mitigazione delle emissioni, per giungere ad un efficientamento energetico e una digitalizzazione dei processi dell’azienda tali da renderla competitiva sul mercato e rispondente ai requisiti EU in tema di sviluppo sostenibile.

Se hai un’impresa di autotrasporti o lavori nel campo della logistica contattaci per conoscere il metodo Tempo Zero e i vantaggi che potrai trarne.


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